Intermarché-Wanty, Adrien Petit annuncia il ritiro: “Mi sento pronto a lasciare spazio ai giovani che sono disposti a dare il 100% per questa vita”

Adrien Petit appenderà la bici al chiodo al termine di questa stagione. Il corridore della Intermarché-Wanty, prossimo a compiere 35 anni, ha annunciato che si ritirerà dopo la Binche-Chimay-Binche del 7 ottobre e dopo 15 annate tra i professionisti, le ultime quattro delle quali trascorse con la formazione belga. Passato professionista con la Cofidis nel 2011, pochi mesi dopo aver conquistato l’argento nella prova U23 dei Mondiali di Copenaghen alle spalle del connazionale Arnaud Démare, il francese ha poi corso anche per la Direct Energie dal 2016 al 2021, ottenendo in tutto nove vittorie tra i professionisti e tre top-10 alla Parigi-Roubaix.

Il 7 ottobre 2025, alla Binche-Chimay-Binche, lascerò il gruppo dei professionisti con un sorriso e senza rimpianti – le parole di Petit – Sono orgoglioso di aver potuto correre mentre mi godevo la mia vita privata. Il ciclismo si è evoluto enormemente, con una crescente attenzione ai dettagli e un rischio sempre maggiore. Mi sento pronto a lasciare spazio ai giovani che sono disposti a dare il 100% per questa vita“.

I miei podi ai Mondiali U23 a Copenaghen e ai Campionati francesi, così come la mia prima top-10 alla Parigi-Roubaix, rimarranno i momenti salienti della mia carriera – ha proseguito il classe 1990 – Con la Intermarché-Wanty ho trovato un’atmosfera familiare che mi ha stimolato senza pressioni, e sono molto orgoglioso del mio sesto posto alla Parigi-Roubaix. Quel giorno ho davvero sentito di poter fare qualcosa di grande. Mi è piaciuto molto sostenere Alexander Kristoff e vedere emergere Biniam Girmay. Il mio ricordo più bello rimane la Gand-Wevelgem, dove ho portato Bini ai piedi del Kemmelberg per aiutarlo nella sua corsa verso la vittoria“.

“La Binche-Chimay-Binche sarà la mia ultima gara, un luogo ideale per concludere la mia carriera. È un evento che mi sta molto a cuore, nel cuore della Intermarché-Wanty. Ringrazio le tre squadre che mi hanno aiutato a realizzare questo sogno, tutte le persone che ho incontrato e, naturalmente, la mia famiglia. Senza di loro non sarei mai arrivato a questo livello. Il ciclismo mi ha dato così tanto che spero di restarci, ma per ora voglio godermi la mia famiglia“, ha concluso il corridore francese.

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